Rimini | Crisi edilizia, Ance, Cna, Confartigianato, Legacoop e Confcooperative alle amministrazioni: Cambiare registro subito
“Non c’è più tempo da perdere” è il grido che si alza dall’assemblea generale dell’edilizia promossa oggi a Rimini da Ance, Cna, Confartigianato, Confcooperative e Legacoop. Il panorama del riminese è desolante dicono. “Imprese che chiudono, artigiani ed installatori costretti a cessare l’attività. Il settore delle costruzioni di Rimini è agonizzante”.
A confermarlo anche i numeri. Le aziende iscritte alla Cassa mutua edile nel periodo aprile-giugno 2012 erano 450 contro le 515 dello stesso periodo del 2011 e le 620 dello stesso trimestre del 2008 ( - 27,42%); 2.494 i lavoratori iscritti nel 2012 (periodo aprile-giugno) contro i 2.683 del 2011 e i 3.267 del 2008 (- 773 lavoratori pari al - 23,66%). Non da meno i dati in possesso della Camera di commercio, secondo i quali nel primo semestre 2012 le imprese edili che hanno cessato l’attività sono state 308 (+7,3%) contro le 287 dello stesso periodo del 2011.
"C’è bisogno di una svolta", hanno detto oggi le categorie. “Una svolta che purtroppo fino ad ora, nonostante le numerose sollecitazioni non c’è stata”.
Ci tengono a precisare una cosa. “Imprenditori ed artigiani del settore non sono mossi da una volontà di consumo indiscriminato del territorio, ma dal pieno accordo con l’idea di uno sviluppo sostenibile. Questo però non deve significare blocco dell'attività del settore, specialmente quando ne va di mezzo la stessa vita delle imprese”.
E’ per questo che chiedono “alle pubbliche amministrazioni un immediato cambiamento del metodo di lavoro che porti al raggiungimento di reali e concrete soluzioni. Allo stesso tempo le categorie coinvolte domandano alle banche di realizzare concretamente strumenti che portino al sostegno delle imprese garantendone la liquidità, fornendo capitali per le nuove iniziative”. C’è bisogno, in definitiva, di “un reale sostegno all’economia per dare una boccata di ossigeno alle imprese che a loro volta così, potranno continuare a garantire l’occupazione”.